giovedì 29 novembre 2012

W.E.

Stasera mi sono coccolata con un bel film. Era da un po' che non mi emozionavo così.
Checchè se ne dica Madonna ha fatto un bel film.
Una storia d'amore, una storia di donne.

Mentre guardavo il dvd ho cucinato una crostata, quella classica con marmellata di albicocche, la mia preferita. Mi sono versata un bicchiere di vino non male (il mio rigore in questi giorni è da premiare: non più di un bicchiere) e, mentre la torta si dorava nel forno, mi sono gustata, da sola, una zuppa densa densa e ho pensato al potere delle donne.

Devo ammettere che ultimamente, in un paio di occasioni, avrei pagato oro per trasformarmi in un bel nerd ambizioso tutto carriera e poca passione ma mai, come in questo momento, osservo i miei trucchi, i miei abiti, i capelli ordinati (non vedo l'ora crescano un pochino!), il mio seno che migliora con il tempo e mi sento così fiera- anche se con tutto il bagaglio di sofferenze e inadeguatezze e prove- di essere così immancabilmente trasparente e femminile e lontana da sterili perbenismi e soffocanti cinismi.

La mia insegnante di scrittura creativa dice che è necessario allontanarci delle storie dove i protagonisti sono eccessivamente ispirati a noi. Perché poi tendiamo a salvarli e a far sì che per loro vada tutto bene. Io credo abbia ragione, ma come ci si può dimenticare di noi, da dove proveniamo e di cosa siamo fatti? allora mi sono detta che dovrò cercare una tecnica per rendermi meno onnisciente.
E'bello tornare sui banchi anche dopo i 30, si ripassa, ci si ricava uno stop dal loop lavorativo, ci si confronta apertamente e si fanno nuove amicizie.

E' bello svegliarsi la mattina e sentirsi dire da una signora anziana che mi spia sotto l'ombrello alle 8 di mattino quanto sono elegante nel mio portamento. Penso a quando le suore mi facevano camminare con quei libri sulla testa, in fila, chissà che cosa si aspettavano da noi. Non lo so, sta di fatto che oggi va così. Mi sento libera e battagliera. Fino in fondo. E proprio mi riconosco.



 

venerdì 23 novembre 2012

armonia sul tetto del mondo a "gratise"

Mia madre mi ha portato il numero di novembre di "Ville e Casali". Dice che si sono bellissimi spunti.

Sfoglio le pagine di un servizio di un "nido d'autore a Pietrasanta, casa di vacanza di due collezionisti per poi piombare nello stile provenzale di una mansarda in centro, a Milano. Cerco delle idee per il mio bilocale, non le trovo. Allora, mi dico, devo riprendere in mano la terra, le origini. ma forse sono meno familiari dello smog, ora come ora.

nemmen io so cosa sia meglio per me. So solo che:

- fare shopping non mi dà più nessuna soddisfazione
- a volte vivere sotto lo stesso tetto innesca meccanismi di quoditianità che io non tollero. e che mi portanto ad essere intollerabile (tipo tendenza a chiedere troppe attenzioni. il che non va bene)
- vedere mia madre per 60 minuti a milano con una cioccolata calda davanti fa molto bene al cuore. per non dire aprire la porta e trovare un tavolo apparecchiato da lei (che nel frattempo si è data a gambe levate verso le vallate natie) con tanto di rose mi riempie gli occhi di emozione
- mi fa rattristare un tizio che mi vede per la prima volta (oggi) e, con fare saccente, mi dice: "perchè lei è triste"? -> io i sensitivi, quelli che percepiscono ancora prima di vedere per davvero, proprio non li tollero. bene, very happy che ora mi sta salendo la ribellione per questo. forse mi fa bene sfogarmi!
- mi fanno incazzare quelli che si fingono comprensivi e docili e poi ti dicono "cerca di stare calma". ma quale calma! guardati fuori cosa sta succedendo: dalla guerra in siria alla disoccupazione del tuo vicino di casa
- mi piacerebbe conoscere la storia di questa elisabetta dalzocchio che ho trovato nell'enoteca sottocasa sotto forma di vino. una donna di "casa mia" che produce bottiglie da 30 euro, che (ri)trovo qui. mi piace la ragazze e il suo pinot nero
- mi piace il Lorenzo che mi è sempre vicino e non pretende mai nulla. un inno a pavia

ora sono davvero troppo stanca. credo di avere un odio per "il TV" più di ogni essere vivente che si possa incontrare nei paraggi.

intanto sono attaccata alla vita e al mio essere qui e ora più che mai.

grazie a chi mi dà così tanto, sempre, senza sbuffare o criticare. notte alla madonnina che splende su questa città un pò troppo isterica per me. domani è un altro giorno.