sabato 20 maggio 2017

Somewhere. Sometimes just get out

Pianificare. Incastrare. Tic tac.
Moderare, compromessi, spossatezza.
Coccole, città, grigio, cascate di parole futili e inopportune.
Dopotutto siamo fatti di sangue, farina e carne e atomi che brillano la notte, nelle nostre case che profumano di pane.
I bambini leggono nella nostra anima, soprattutto quando vacilla e risplende.
A volte è sufficiente tirare fuori dal cassetto quello che più amiamo. Non importa cosa, non importa quando. Basta farlo.
Davanti a me la Torre Velasca pare sorgere dalle montagne in lontananza, affianco una nave da crociera. E un campanile, sicuramente Sant' Eustrogio.
E io oggi sento il rumore del mare anche nei Navigli e consegno la chiave a te.
Fanne buon uso.
La pazienza ha riserve infinite. Tu non lo sai, ma è così. E io devo farne scorte.
Anche scorte di me. Di pensieri e idee e amore e possesso ed esperimenti e vento e dune.
Sentirmi avvolta. Basta dirmi: "va tutto bene". E si riparte.
Un viaggio senza fine ma con tanta dolcezza e ardore.