venerdì 4 ottobre 2013

Ipanema & other stories

Ecco che un mese é già trascorso dalla rentrée a Milano dopo i giorni spensierati a Rio de Janeiro e Paraty e Salvador e Morro de San Paulo...

Per me questo viaggio ha rappresentato un tuffo in una terra che in parte avevo già tastato (ma mi mancava un contatto vero) e in parte un immersione in una dimensione che mi si addice parecchio... i colori accesi, la tranquillità della gente, la voglia ancora intatta di guardare avanti nonostante le mille difficoltà, quella religiosità mistica, l'oceano che romba nella notte, il mango e il surf a colazione.
Un'intera nazione depurata da una cultura che a volte per noi europei é un fardello.

A un certo punto, quasi verso la fine del viaggio, gli occhi pieni di nuovi odori, ho guardato Gabri e, senza dirlo, ho pensato che va bene così. Che frustrazioni e paure che si accumulano senza motivo a casa sono veramente sterili. Che in realtà anche Milano è ok, è come una vecchia puttanella che ti fa sorridere e che dopotutto accoglie tutti, anche se segnata dal tempo, anche se in fondo è così dolce, così ruvida. Il viaggio é anche rivelazione sul tuo presente. Capisci in un istante, in una realtà a te così sconosciuta e diversa, che in fondo, te la stai spassando alla grande e che, nonostante i casini che ti assillano tutti i giorni, everything's gonna be alright!

Stasera sono stanca per davvero, nessuna forza per uscire nonostante sia venerdì. Nonostante sia stata una settimana di novità. Troppo elettrica. Troppo connessa al mondo per sprecarla con i soliti amichetti al bar. All'ennesimo aperitivo.

Ah che bel relax, ah che saudade! E domani back to origins, tutti a casa tra i monti!!