lunedì 28 marzo 2011

spinte

c'è chi ha voglia di prendere un volo per Perth per godersi il mood di una città in continuo divenire. Chi freme per tornare a casa perchè Milano ha ormai stufato: necessita un ritorno disincantato. chi vuole una full immersion nel verde e vuole che il proprio bimbo stia meglio e non cresca in via trivulzio ma con il naso all'insù sulla Corna Mara. chi si sente su un'altalena di emozioni, un sali-scendi ininterrotto che pare non arrestarsi mai. chi non si è mai mosso dai luoghi natii. e c'è chi dice che Casa è dentro di sè e che non importa dove vivi, cosa fai per 10 ore al lavoro, se piove tutto l'anno o se ci sono 40 gradi all'ombra, se la tua abitazione è ultra-tecnologica o minimal...insomma l'importante è spegnere la luce la sera e capire che il proprio corpo & anima sono protetti, curati, al sicuro e godono di una neonata capacità, l'indomani, di affontare una giornata con i puntini di sospensione.


Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
e la butto via
e mi ci butto anch'io
....

Camera con vista


la mattina, mi piacerebbe aprire gli occhi e vedere questo...altro che i rumori della circonvalla...

Next Sunday's Night...Elio, di solito, è una garanzia!

lunedì 14 marzo 2011

quello che

quello che oggi mi fa stare bene è:
- essere arrivata a casa dopo un lunedì da schifo e trovare nella casella della posta una busta, con dentro il libro fresco di stampa di Pauline, appena presentato al salone del libro di Bruxelles e adesso è il turno di Parigi. è il suo riscatto tutsie
- contare sempre su colleghi che hanno stima e fiducia in te. anche se ce l'hai col mondo. capita
- Claudia che attende con trepidazione i due esserini che crescono nella sua pancia: du gust is megl che uan
- poter essere vicino alla mia amica Francesca. lei è altruismo allo stato puro. non chiede mai nulla in cambio. ma ora tocca a me
- l'half pipe in notturna di sabato sera a bardonecchia, con un brulé in mano
- l'emozione di un cinema (anche con una trama non-sense) con Lui
- entrare nella mia casa e sentirla mia: ci posso piangere dentro, ascoltare musica col volume "10" del mio stereo Philips, fare le smofie allo specchio con gli occhiali da vista e giocare a fare l'intellettuale
- essere consapevole di avercela fatta da sola, in molte cose, ormai da oltre dieci anni
- essere sopravissuta al clima maniaco-depressivo dell'esselunga di stasera
- pensare a Erasmo e alla sua cura per Luisa. una benedizione in un mare di indifferente egoismo

http://www.youtube.com/watch?v=XN7oFbaC1Ks&feature=fvst

domenica 6 marzo 2011

(s)colpire al cuore. Per tutto il resto c’è il lago di (L)oppio

Alla fine basta prendere una mountain bike e macinare un po’ di chilometri cantando a squarcia gola “ma che freddo fa”. Un fiore all’inizio di ogni filare di vite, le montagne ancora innevate, il lago di Loppio irrequieto- che, a seconda delle nostre esigenze si svuota e riempie- mi placa i bollori di un fine settimana senza fine.

Jessica mi fa l’analisi della data di nascita, dice che per stare meglio devo ritrovare il mio innato senso per la natura, perché mi manca il "centro" (bah!). Immergermi nel verde, spegnere l’interruttore. Poi mi gratta scherzosamente le gambe sotto la tavola, a pranzo, e io penso sia l’Albert che con il suo muso buffo ormai manca dalla scorsa estate.

In realtà la mia mente è con lei (Miss F.). Mi assorbe. Lei, che non si dà pace, il suo amore vacilla. Dice che non ce la farà a riprendersi se i loro problemi non si risolveranno. Dice che la vita non avrà più senso senza di lui. È incredibile come le logiche sentimentali si somiglino così tanto…non importa chi ama chi, l’età anagrafica, gli sbagli fatti (la vita è un minestrone di errori ripetuti ed evitati in corner), convivenza, figli, vita in provincia, esistenze metropolitane, amori aggressivi o amori docili. C’è sempre una matassa che tiene connesse due anime e quando qualcosa si scuce, si apre un vuoto, un baratro. Forse, tre anni di psicanalisi mi sono serviti a qualcosa. Forse Betta, quale mio mentore, con la sua saggezza da Buddha, mi ha insegnato così tanto. Si può amare così tanto, si può dare molto, tutto, ricevere altrettanto, pur conservando un amor proprio che ci permette di rispettare noi stessi fino in fondo. Avere cura della nostra pelle, imbruttita dal tempo e stanca dalle tensioni, dei nostri atomi, guardarci allo specchio ogni mattina e capire che siamo davvero “fighi”, farci baciare dal sole in una giornata come questa, fare un pieno di ossigeno per superare ettolitri di frustrazioni altrui, saper mediare, non esasperare chi ci sta vicino con richieste inutili e prepotenti. Perché solo così i nostri sorrisi sono autentici, i nostri bulbi oculari sono rinvigoriti, la nostra saliva può leccare le ferite degli altri. Solo quando sei libero, sei capace di amare.

Insomma per fortuna che c’è la bici. Quando sono scesa in garage a tutta velocità mi sono venute in mente le corse giù dalla rampa con Luca e i teppistelli del vicinato. Io, l’unica femmina, la più piccola, la più bionda, la più imbranata, la più sognatrice, con le ginocchia sbucciate, quasi fossero testimonianza e premio di un pezzo della loro complicità. Stavo lì e mi immaginavo quello che sarei diventata da grande. Sono fiera di me- intanto, per ora, festeggio il mio primo obiettivo raggiunto nel 2011 e vi giuro che non è cosa da poco conto (!)

Gabri, mi mancano le tue braccia lunghe, tra poco ritorno a casa. Ripulita di alcune paure - un colpo di spugna- e piena di te, nonostante la tua assenza.


martedì 1 marzo 2011

la vera Rivoluzione?

la vera Rivoluzione?
vivere la quotidianità.
Perchè lavoro, amore, amicizia, cibo, sonno, movimento, attesa, sono la ragione del nostro essere.
Perchè un caffè al solito bar, fare l'amore senza moderazione, un sorriso ad uno sconosciuto sul tram, sono piccoli attimi idilliaci.
Perchè, a volte, fa star bene "frizzare" le immagini che ci appaiono, per essere un osservatore privilegiato di un presente sempre diverso.