giovedì 29 novembre 2012

W.E.

Stasera mi sono coccolata con un bel film. Era da un po' che non mi emozionavo così.
Checchè se ne dica Madonna ha fatto un bel film.
Una storia d'amore, una storia di donne.

Mentre guardavo il dvd ho cucinato una crostata, quella classica con marmellata di albicocche, la mia preferita. Mi sono versata un bicchiere di vino non male (il mio rigore in questi giorni è da premiare: non più di un bicchiere) e, mentre la torta si dorava nel forno, mi sono gustata, da sola, una zuppa densa densa e ho pensato al potere delle donne.

Devo ammettere che ultimamente, in un paio di occasioni, avrei pagato oro per trasformarmi in un bel nerd ambizioso tutto carriera e poca passione ma mai, come in questo momento, osservo i miei trucchi, i miei abiti, i capelli ordinati (non vedo l'ora crescano un pochino!), il mio seno che migliora con il tempo e mi sento così fiera- anche se con tutto il bagaglio di sofferenze e inadeguatezze e prove- di essere così immancabilmente trasparente e femminile e lontana da sterili perbenismi e soffocanti cinismi.

La mia insegnante di scrittura creativa dice che è necessario allontanarci delle storie dove i protagonisti sono eccessivamente ispirati a noi. Perché poi tendiamo a salvarli e a far sì che per loro vada tutto bene. Io credo abbia ragione, ma come ci si può dimenticare di noi, da dove proveniamo e di cosa siamo fatti? allora mi sono detta che dovrò cercare una tecnica per rendermi meno onnisciente.
E'bello tornare sui banchi anche dopo i 30, si ripassa, ci si ricava uno stop dal loop lavorativo, ci si confronta apertamente e si fanno nuove amicizie.

E' bello svegliarsi la mattina e sentirsi dire da una signora anziana che mi spia sotto l'ombrello alle 8 di mattino quanto sono elegante nel mio portamento. Penso a quando le suore mi facevano camminare con quei libri sulla testa, in fila, chissà che cosa si aspettavano da noi. Non lo so, sta di fatto che oggi va così. Mi sento libera e battagliera. Fino in fondo. E proprio mi riconosco.



 

venerdì 23 novembre 2012

armonia sul tetto del mondo a "gratise"

Mia madre mi ha portato il numero di novembre di "Ville e Casali". Dice che si sono bellissimi spunti.

Sfoglio le pagine di un servizio di un "nido d'autore a Pietrasanta, casa di vacanza di due collezionisti per poi piombare nello stile provenzale di una mansarda in centro, a Milano. Cerco delle idee per il mio bilocale, non le trovo. Allora, mi dico, devo riprendere in mano la terra, le origini. ma forse sono meno familiari dello smog, ora come ora.

nemmen io so cosa sia meglio per me. So solo che:

- fare shopping non mi dà più nessuna soddisfazione
- a volte vivere sotto lo stesso tetto innesca meccanismi di quoditianità che io non tollero. e che mi portanto ad essere intollerabile (tipo tendenza a chiedere troppe attenzioni. il che non va bene)
- vedere mia madre per 60 minuti a milano con una cioccolata calda davanti fa molto bene al cuore. per non dire aprire la porta e trovare un tavolo apparecchiato da lei (che nel frattempo si è data a gambe levate verso le vallate natie) con tanto di rose mi riempie gli occhi di emozione
- mi fa rattristare un tizio che mi vede per la prima volta (oggi) e, con fare saccente, mi dice: "perchè lei è triste"? -> io i sensitivi, quelli che percepiscono ancora prima di vedere per davvero, proprio non li tollero. bene, very happy che ora mi sta salendo la ribellione per questo. forse mi fa bene sfogarmi!
- mi fanno incazzare quelli che si fingono comprensivi e docili e poi ti dicono "cerca di stare calma". ma quale calma! guardati fuori cosa sta succedendo: dalla guerra in siria alla disoccupazione del tuo vicino di casa
- mi piacerebbe conoscere la storia di questa elisabetta dalzocchio che ho trovato nell'enoteca sottocasa sotto forma di vino. una donna di "casa mia" che produce bottiglie da 30 euro, che (ri)trovo qui. mi piace la ragazze e il suo pinot nero
- mi piace il Lorenzo che mi è sempre vicino e non pretende mai nulla. un inno a pavia

ora sono davvero troppo stanca. credo di avere un odio per "il TV" più di ogni essere vivente che si possa incontrare nei paraggi.

intanto sono attaccata alla vita e al mio essere qui e ora più che mai.

grazie a chi mi dà così tanto, sempre, senza sbuffare o criticare. notte alla madonnina che splende su questa città un pò troppo isterica per me. domani è un altro giorno.

mercoledì 24 ottobre 2012

il nuovo corso di scrittura creativa

ha bloccato completamente la mia creatività...
per fortuna che c'è lindbergh a tirarmi su. oggi ero stanca e ho riposato le mie membra al 10 corso como. ci voleva.

mercoledì 12 settembre 2012

proprio così

è che una cena all'indiano con cinque donne profondamente diverse e così legate tra loro da un fil rouge tessuto da lacrime e polaroid che testimoniano il loro diventare grandi assieme ha sempre un certo appeal. c'è chi finisce a vomitare il giorno successivo per l'intolleranza al 4°grappino, chi ha dolori al colon perchè in realtà 31enne in un corpo da 90enne (la sottoscritta) e chi vola a casa perchè ha due occhioni che l'aspettano in un lettino.

la formula "How Can You Mend A Broken Heart" a basso volume, quasi impercettibile, lo fa russare profondamente. mi piacerebbe russare, è che non sono proprio capace...

il lavoro è strassante: si è alla ricerca di idee nuove e non sempre è così facile.

Casale Monferrato è veramente un bel posto dove trascorrere una domenica di segreti. anche gli uomini li custodiscono per bene. forse sono solo più buffi dei nostri, ma altrettanto importanti.

domani mi scrivo ad un corso di scrittura creativa: chissà che non impari sul serio, questa volta!

le vacanze sono ormai un souvenir lonano ma a volte odo i colori di Gordes tra gli spari di Milano. Città in bilico questi giorni. città che io amo così tanto. chissà perchè. forse perchè si è trattato di un innamoramento lento e quando succede così ci si può credere per davvero. nell'estate ho temuto di lasciarla, un paio di mesi fa. Ora tutto è tornato proprio così come piace a me. Nelle abitudini sono racchiusi degli istanti di una gioia infinita che nemmeno ci rendiamo conto. dicono che è difficle vivere la quotidianità. io, per ora, mi ci voglio proprio annegare in questa noia. e aspetto l'autunno, la mia stagione preferita.
quando tutto si accorcia, tutto si tinge d'arancio e per un pò la gente inizia ad abitare più volentieri la propria casa, la propria anima.



martedì 24 luglio 2012

1, 2, 3, trasloco olè!

dopo 11 anni nei miei 50 metri di casa sola soletta, eccomi a condividerne 60 a due.
trattasi di un caffè tutte le mattine assieme, lui sotto la doccia e io sempre di corsa.
di reinventarsi la sera, sul divano o con gli amici o in viaggio o sotto le lenzuola.
è una sfida ma è intrigante.
a volte mi guarda come un bambino, inebetito. ed è lì che cedo. ogni difficoltà è messa da parte.
e io come cuoca sono un vero disastro! 

martedì 10 luglio 2012

stasera

stasera mi sono per la prima volta resa utile ad una donna, sconosciuta, in metrò, mentre aveva un attacco di panico. le ho dato un po' d'acqua e l'ho tranquillizzata tra gli sguardi dei passati noncuranti. forse ho percepito cosa possa provare un medico quando aiuta qualcuno e perché sente l'istinto di aiutare. 
stasera ho scherzato al Centro Diagnostico col medico al mio controllo annuale del seno. dice che è ancora "adolescente" e per questo dolente. Thanks God. 
stasera ho scherzato con gli amichetti del fidanzato. mentre lui mi guardava col lo sguardo incazzoso: da  dai, dai, che lo sai che sono sempre in ritardo e sono una pasticciona!
stasera avrei voglia di addormentarmi per svegliarmi dov'ero domenica. una pace attorno a me e nessuna traccia di cinismo e pressione. 
stasera non mi piace stare zitta. ma a volte credo sia necessario. 
stasera mi specchio, prima di andare a letto, struccata. sembro vecchia: la pelle è stanca, il capello sfatto. ma lo sguardo non tradisce. io sono qui. e mi sento imbattibile. non ho nulla di che temere. 

giovedì 5 luglio 2012

per fortuna ci sono i luoghi dell'anima

dove ricaricarsi, dove sentirsi in forma, dove meravigliarsi, con gli occhi al cielo.

oggi, che è stata una giornata di quelle toste, è sufficinte immergersi lì: a S.Helena nella Napa Valley con le sue gallerie d'arte e le colline strabordanti di vigneti; a Pietrasanta con la sua piazza che mixa con allegria romanico, gotico e barocco; a Cartagena, in Colombia, con i suoi colori scoppiettanti e le mura della città vecchia; a Roma con le sue fontane che ti fanno sentire in un film in bianco e nero.

oggi sono stanca e delusa. ma chiudo gli occhi. mi sforzo di tenere lontano dalla testa pretese e cose da fare e ingranaggi da weekend e preparativi e facce sorridenti.

oggi va così. c'è lui alla mia destra così abbronzato e così sereno. spengo la luce. e tutto il resto scompare.

martedì 26 giugno 2012

atomi ripieni di me

ultimamente, quando cammino per strada sono stranita nel vedere gli stessi palazzi assumere forme e colori sempre diversi.
mi risulta difficile pensare che l'Amore dopo anni svanisca e lasci lo spazio a abitudine e noia. Si vede che non è lui che andavi cercando.
mi piace pensare che nessun uomo mi ha mai fatto male per davvero. l'umanità è solidale. certo, certi personaggi avrebbero bisogno di un paio di orette con la Extebarria che sto leggendo in questi giorni per "riassestarsi" un pochino. Beh, io non sono una santa e mai lo sarò, ma sono quasi sempre stata fedele a me stessa. e quando non lo sono stata qualcosa si è inceppato. mi piace immergermi negli altri, mi (ri)caricano e fanno capire chi sono io e dove voglio andare. mi spaventano e illuminano e mi dirigono sulla strada giusta. fanno si che i miei atomi siano pieni solo di una me pura. mi servo degli Altri per capire chi sono davvero. come quelle case cangianti anche se grigie. lo spazio che mi circonda mi protegge e valorizza.
continuo a sognare parti. naturali. cesarei. complicati. istantanei.
c'è chi si vuole tatuare la frase: "il passato è storia e il futuro è un dono", niente male my friend, sei sulla strada giusta.
intanto mi godo Billie Holiday a tutto volume anche se è mezzanotte passata, alla faccia degli operai che invadono le impalcature del mio condominio sin dalla prima mattina e che ormai sono viziati dal mio caffè del buongiorno tutte le mattine alle otto. sospesi per aria. come piace a me.

lunedì 11 giugno 2012

alla fine la parmigiana

prima di addormentarmi dopo un weekend finalmente a casa, a Milano, stavo pensando che la parmigiana mette allegria.
immagina un pic nic in un parco con degli amici e la parmigiana. o una domenica in famiglia con la parmigiana. o un bicchiere di vino rosso, la parmigiana e te stesso davanti alla tv. un passepartout per la serenità.

prima di addormentarmi mi viene in mente quando ormai oltre 10 anni fa sono andata al Tunnel a vedere i Notwist e mi immaginavo trentenne, avevo fame di diventare grande e immaginavo i miei sogni realizzarsi. sono così diversa da allora. anche se c'è chi (mi conosce bene) e conferma, proprio poco fa, che mi piace ancora fare le cose di pancia. forse io sono capace di vivere solo così.

prima di addormentarmi sospiro wow, allora è così essere adulti. anche se c'è chi (mi conosce poco) e mi accusa di vivere sulle nuvole e di non saper godermi la realtà delle cose.

ho voglia di andare a Venezia. e vedere come, col calar del sole e dei turisti, la città si illumina dentro di me. ma intanto mi godo il mio nuovo terrazzino-rifugio con una tisana piena di miele e un vecchio libro e una confusione felice dentro di me.


mercoledì 6 giugno 2012

Per la prima volta

Per la prima volta ho pianto ad un matrimonio.
Sarà stato che lui era il mio primo fidanzatino -sai il primo che ti fa sentire davvero rock e unica, colpa forse del suo gruppo grunge?
Sarà che lei era un fuscello dalla pelle ambrata o tutta Istanbul ai nostri piedi con i suoi serpenti di macchine al tramonto e l'aria che profumava di rosa.
Con "La Cura" di Battiato, l'amore che si respirava ovunque, le candele accese e il Corno d'Oro a distanza la commozione era dietro l'angolo.
Per la prima volta ho vistro una donna con il burqa e le all stars camminare dietro il marito.
Per la prima volta ho litigato con un uomo che ha insultato mia madre perché non aveva comperato un libricino con le illustrazioni della città. Forse, per la prima volta, questo si è preso una bella lezione da una donna.
Per la prima volta ho ammirato deliziosi quadratini dorati raffiguranti Maria e Gesù e nel contempo, in punta di piedi, ho sbirciato oltre le finestre e intravisto una distesa di moschee e annusato i fumi delle pannocchie arrostite.
Il sole condisce le giornate, la notte affascina anche gli affaticati.
In bocca al lupo, Davide & Seda, Tebrikler!


domenica 27 maggio 2012

ode alla distrazione

Il profumo dell'estate non è ancora entrato dalla mia finestra. Si sente un gran rumore. Il cielo di Milano è malvagio stasera sebbene non si oda un gran frastuono nella mia testa. Tutto tace, tutto è sublime e piatto.
Come quel mare blu che cerco per le strade per l'intera giornata: ma insomma, dove sei? Sbircio qua e là tra le bancarelle dell'antiquariato, tra i volantini che inneggiano al "festival dei nostri spazi", tra gli olenandri appicciocosi di quel terrazzo così accogliente, così piccino.
Non faccio che essere qui, presente, ma non faccio entrare la malinconia, non faccio entrare quegli sguardi di una città persa, non odoro lo smalto oramai guastato dall'impossibilità a reagire, che adorna le unghe di molti, purtroppo.
Sono distratta. E mi piace. Certo, a volte non è piacevole dimenticarsi l'agenda dal parrucchiere, il cellulare da un amico (che bello disintossicarsi per almeno 24 ore da quell'arnese), il casco prima di salire sulla moto! Ma il mio spirito ne trae un certo vantaggio. il lavoro assorbe il massimo della mia lucidità, con dedizione. dopodichè tutto il resto è sperimentazione. è contatto con ciò che amo di più, è assenza da chi mi rimprovera. è immaginazione, è natura, è ricerca.
Il the alla moschea di Parigi di qualche giorno fa, dopo una camminata al Jardin de Plantes, mi ha rinvigorita. Mi ha fatto capire che devo andare avanti proprio così.
I 45 minuti sulla sella con Liquirizia, al maneggio, mi hanno garantito una scorta di equilibrio e insegnato a fidarmi di chi mi sta vicino.
Il tuo starmi accanto mi salva dalle mie ipocondrie e la tua ironia sa di lamponi e basilico: un vero toccasana per essere davvero me.

lunedì 14 maggio 2012

Oggi sono felice così

Perchè sono stata 100% sul pezzo con le cose che dovevo fare: ho mantenuto un'ottima tabella di marcia sin dalla prima mattina [ma allora è vero che fissarsi degli obiettivi e poi portarli a casa dà soddisfazione?]

perchè ho incontrato- casualmente- un'amica che era da 5/6 anni che non vedevo, esattamente nello stesso posto dove l'avevo vista l'ultima volta...

perchè un certo Dott.Salerno ha placato con maestria le mie ipocondrie dopo l'ecocardiodoppler. dovrei sposarmi un medico [oppure sarebbe la fine!]

perchè c'è chi ti dice che sei sulla buona strada e hai avuto una buona intuizione.

perchè c'è chi vuole condividere con tutti la nascita di un nuovo amore.

perchè ho visto un paio di scarpe da running Mizuno da urlo e lo voglio. eh si come le voglio, nonostante il mio 41, le cercherò uvunque!

perchè un aperitivo jazz con l'amichetta sui tetti di Milano è impagabile. più di tanto shopping e viaggi chissà dove. un vero "stop" ai ritmi forsennati [che io sotto sotto amo così tanto].



martedì 8 maggio 2012

MIA - Milan Image Art Fair

I nudi, il Sud, le fontante e gli epitaffi, l'indecisione, le statue, il bianco/nero di Ferdinando Scianna e Villa D'Este. I tuffatori di Nino Migliori.
E rispecchiarsi in questo scatto di Olimpia Soheve.
Milan Image Art Fair, niente male.

venerdì 27 aprile 2012

E un 22enne e un insalata con Dürer e una Charlize da urlo

non avrei mai pensato di ricevere un invito per un drink da un più o meno 22enne stasera. per una come me che non scambia nemmeno una parola con nessuno in palestra, direi non male. ogni tanto fa bene all'autostima. oppure, più banalmente, i frequentatori della palestra sono tutti studenti- visto la sua posizione affianco all'università- che si sono annoiati di corteggiare le loro coetanee?

non avrei mai pensato di cenare guadando esterrefatta la collezione di lucertole di Dürer che albergano al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Passepartout mi prende per mano e mi ricorda (uffa, quante volte me lo dimentico!) quanto mi sorprende l'arte...

non avrei mai pensato di vedere una Charlize Theron davvero figa in Young Adult, forse il film più diseducativo dell'anno, forse il film più vero che io abbia visto ultimamente. perchè si è quello che si è. ed obbligarci a stravolgerci non serve a nulla, se non a peggiorare le cose. e la cosa più difficile rimane ancora accettarci. poi tutto il resto viene da sè, con una semplicità sorprendente.

stasera mi sono coccolata, un pò sola soletta, ho imparato qualcosa di nuovo. e quando sarai nuovamente accanto a me non ti stuferai. perchè sono così. non c'è niente da fare. imbranata, rincoglionita la mattina appena sveglia ed entusiasta di tutto. sennò mi spengo. e poi si che non mi sopporti più!

http://www.youtube.com/watch?v=PKBjJJwrWyo

domenica 8 aprile 2012

sostenetemi

"sostenetemi con focacce d'uva passa, confortatemi con le mele, perchè io sono malata d'amore" (Cantico dei Cantici).

prendo spunto da questo input che ben si sposa con la mia goduria del cibo (complice il libro che sto leggendo e le leccornie pasquali, credo) e faccio una lista della spesa delle cose che amo (e che mi devo ripromettere di fare/ ripetere a me stessa nei miei momenti "no"):
- prendere il volante in mano e vagare per posti sconfinati senza meta. per poi fermarmi in un bar che si incontra per caso e assaggiare una cheesecake. da sola.
- essere innamorata dell'idea dell'amore più che dell'uomo che amo. Così qualora finisse, non proverei nè astio, nè risentimento. Qualora continuasse, lo guarderei ogni giorno con occhi nuovi.
- rivivere le mie origini: oggi la magnolia del nostro giardino iniziava a sbocciare. e io mi sentivo molto pubblicità di un noto intimo: "voglio vivere così, col sole in fronte"
- andare a nuotare più spesso, facendo finta che i tubi di scarico e il griguime milanese siano ben distanti dal bordo vasca
- imparare a fare i ravioli agli scampi assaggiati a Monteray
- passare un pò di tempo con la Betta a parlare di shopping & questioni di cuore & Parigi

E'da due giorni che sogno che cucino per tavolate di amici, che recito su un palco con Pasolini, che vivo con quattro figli in una casa enorme in collina (il mare in distanza), che mi nutro di mango e papaya in una foresta tropicale.

Forse ho trovato un comun denominatore tra sogni e i desiderata sopracitati: contesti non urbani e cibo di qualità. devozione ed empatia.ecco quello che devo cercare.

si va sotto le coperte ora, buona notte

Una t-shirt a righe bianca & rossa e un calice di bollicine dall'Alto Adige

mia madre non fa che sfornare studel e ripetere che mio padre non può andare avanti così. non mi pareva vero che ci fossero state 24 ore di calma apparente in casa mia: chissà perchè qui bisogna vivere sempre in trincea. Ora mi dico per fortuna, anche se ho da sempre detestato questo clima di tensione.
forse sta tutto nel cercare di accettare.
stasera sono stata blindata oltre due ore e mezza a ridere e piangere davanti a "piccole bugie tra amici". ho rivisto vecchi amici in quella pellicola. Giorgia = Marion. Francesca continuare a controllare l'ora vicino a me (sarà mai capace di lasciarsi andare?), mentre per me quel film non era che un crescendo di coinvolgimento. e quando sono apparsi i titoli di coda non avevo che voglia di radunare attorno a me vecchi e nuovi amici, sapete quelli che ti trasmettono qualcosa, e di guardargli in faccia e dire, uno ad uno, "grazie perchè mi sei vicino sempre quando sto male", oppure "grazie perchè sei un coglione e mi fai ridere sempre", o "grazie perchè trovi sempre nuove idee", "grazie perchè non mi fai mai sedere e mi rimproveri" etc etc.
Insomma sono uscita di lì con una carica in più, poi ho incontrato, come per magia, Carlo e tutto è stato come quando prendavamo le coperte e sognavamo sotto i vigneti: chi è capace di essere propositivo e di farti capire che dopo tutto, ogni possibilità è sempre lì a portata di mano, ti salva e ti dà quella carica che cerchi e che, sebbene sai benissimo di possedere, ritrovi in un istante.
pochi hanno questa dote.
e tu sei lontano, ma io ti aspetto.

http://www.youtube.com/watch?v=wMi0qZDsU-Q

lunedì 2 aprile 2012

Tutta colpa del bar del Mauro e di una canzone amarcord

Chi non aveva il baretto del paese (almeno chi è nato in un posto < 10.00 abitanti), immancabilmente in piazza, dove arrivare con lo scooter, e sentirsi sempre pronto per un nuovo sabato sera con capello giallo polenta e tanta voglia di sentirsi vivi?
Poco fa, sotto la doccia, colpa dei Red Hot, mi sono messa ad ancheggiare con lo shampoo sulla testa e cantare a pieni polmoni "take me to the place I love, take me all the way yeah yeah" e mi sono vista 16enne con la testa altrove e innamorata e combattiva e vera, con la consapevolezza che non avrei dovuto sprecare nemmeno un istante per diventare chi volevo diventare. adoravo quella tipa, così cocciuta, così libera, così determinata.
Dicono che invecchiando uno diventi più saggio. non so: forse diventi più cinico e disilluso. e questo è proprio quello che non amo. e che rifuggo. il passaggio è graduale e fa male. pare ne siano affetti un bel gruppetto di 30/40 enni. poveri noi. ci hanno nutriti a pane e "diventerai qualcuno se studi, te lo prometto" e poi eccoci qui imbalsamati davanti a una crisi alla quale non eravamo pronti, proprio noi figli degli anni 90 cresciuti a suon di kinder brioche & "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", proprio noi, che credavamo fosse sufficiente un ottimo inglese, un master e un'esperienza all'estero per sfondare.
Ma si, proprio noi, che siamo cresciuti imparando dal diverso e per primi ci siamo aperti al mondo, sono certa che verremo ripagati. perchè abbiamo gli strumenti.
Ale, riprendi a suonare. Laura, credi nei tuoi cavalli. Wanda, prendi un volo verso l'est più remoto. Ari, ri-immergiti nell'arte.
Mamma, arrenditi, sono proprio così! Dai che dopo tutto lo so che mi vuoi bene, non tenermi il muso...lo sai che non tollero i musi! 

lunedì 26 marzo 2012

The Big Kahuna

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare
un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicu ramente cose che non t'erano mai
passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più
probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne.
Sii cauto nell'accettare consigli, mal sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta

lunedì 19 marzo 2012

che bello ritrovarsi

Ci sono delle volte che ci si perde: il telefono squilla troppo e troppo a lungo, tua madre continua a ripeterti di contattare l'a2a per comunicare il cambio residenza e ti ricorda di fare gli auguri al papà che oggi è la sua festa, i weekend sono densi di amici da incontrare e ultime sciate da fare, bisogna approfittarsene finchè si può.
Poi magari si capisce che non è poi così male arrestarsi. Passare una serata soli con se stessi può dare molto.
Perchè si comprende di avere molto di più di quello che ci si immagina. Perchè solo fermandosi ci ritornano in mente le immagini di attimi che odorano di pura gioia. Come perdersi per Roma con lo scooter in una giornata di sole e abbandonarsi all'istinto. Vedere Lea e Martino che crescono e camminano e parlano lingue incomprensibili e dolci e ti guardano con occhioni vispi e furbetti. Capire che in realtà tutto quello che ci circonda è perfetto così com'è, anche se difettoso.

mercoledì 29 febbraio 2012

Coria-Fresu-Turso

Elio Coria mi ha fatto fare un'immersione nel passato e mi sono trovata tutto d'un tratto a sette anni sui banchi di scuola e alla sola lezione di disegno che mi fosse mai interessata: per la prima volta non si trattava di riprodurre un albero o una sedia ma di chiudere gli occhi, ascoltare Beethoven e dipingere le proprie emozioni. Che bella che ero con quei capelli da maschiaccio, me ne accorgo solo adesso...mia madre diceva che era per comodità .
Paolo Fresu invece mi ha preso per mano e portato in giro per Brooklyn e fatto capire che ci sono possibilità "altre" nella vita che nemmen immaginiamo, lì, pronte per noi. Paolo, good choice: vivere tra Parigi, Barcellona e la Sardegna mi sembra niente male. Ale dice che è bello se ascoltando Isabella Turso mi vien voglia di concepire stasera.
Non mi resta che ridere, tra me e me.

domenica 19 febbraio 2012

revéillons nous

A Massimiliano Gioni che a soli 38 anni si prepara a dirigere la prossima Biennale di Venezia. E alla sua panda bianca, ai suoi viaggi in economy, al suo amore per la moglie che guarda come se fosse la prima volta e agli Harmony che traduceva per mantenersi al Dams. Alla faccia dei bamboccioni d’Italia.
A chi si alza la mattina e ha una nuova idea. Seppur banale.
Al mio week end montano. Il bianco aiuta a schiarire le idee.
A te che mi riporti con i piedi per terra. Per fortuna che ci sei. Per fortuna almeno tu sai placare la mia incessante voglia di fare. Nonostante quella TV sempre accesa, che mi fa così incazzare.
Al mio rossetto rosso che ha acceso la notte.

lunedì 13 febbraio 2012

Ode al calzolaio di Via Meda

Oggi mi confessano che pare quasi che il mio lato montanaro sia scomparso dal mio DNA. Che sembro una milanese DOC e che non è sopravvissuto più nulla della naivité e della timidezza tipica delle mie conterranee. Peccato che a dirlo sia uno che non mi ha mai visto né da insicura pre-adolescente né da guerriera diciottenne. Peccato (o per fortuna?) che abbia ormai passato oltre 1/3 della mia vita qui e che, volente o nolente, qualcosa nelle ossa di questa città mi sarà pur entrato.

Ci sono cose che questa città ti sa dare che apprezzi solo qui, forse perché è talmente brutta, che ti devi abituare a farti piacere anche le cose più insensate. Per esempio, oggi ho costatato che io amo il mio calzolaio di fiducia. Entro e mi scuso perché avevo dimenticato lì le mie scarpe da 3 settimane e lui dice di conservarle almeno per un anno. L’ho trovato romantico. Insomma tutta un’altra storia rispetto a quei calzolai angusti in metrò dove all’ingresso trovi subito il cartello asettico: “Ritirare entro una settimana. Sennò buttare”. Mi ha fatto un sorriso che io ho trovato splendido nonostante abbia dei denti a dir poco indecenti e mi ha detto “a presto”. Vado lì da almeno 8 anni, in quel buco così disordinato ma pulito; da quando la madre- una sciura dotata di cofana argentata sempre in ghingheri- mi ha accolta dalla prima volta, non li ho più abbandonati. Forse sarebbe carino concedere più spazio agli ortofrutta di quartiere, ai panifici che ti invogliano coi loro profumi sin dalla strada, ai macellai che ti vedono certe prelibatezze…potrebbe essere un nuovo metodo “detox” post-ufficio per sgombrare un po’ la testa da mille menate e prendere contatto con la realtà.

Entro al super e compero la latte di soia. Per la seconda volta nella mia vita. Ma non mi piace e sto 5 minuti in panico per cercare di capire quale scegliere…è che tutti mi stanno stressando per convincermi che sono intollerante al latte visto i miei ripetuti mal di testa…intanto proviamoci ad eliminarlo; certo è che non lo digerisco proprio bene..non era che chi ha problemi con il latte, ha un rapporto pessimo con la madre? In ogni caso credo non riuscirò mai ad abitamici, a questi surrogati intendo. Ecco lì mi sale la nostalgia di casa. E di quel latte che sa di burro. Allora, mentre cammino verso casa nel traffico della circonvallazione, mi dico: “sai che c’è? Forse è l’ora di provare skype con la lory e il giovanni (ossia i miei)”. Che ridere, vederli in cucina con i loro pile rossi mi hanno fatto tenerezza. Mi sembravano, per la prima volta, proprio due vecchini che hanno nostalgia della loro figliola. Anche se non lo ammetterebbero mai!

Concludo la soirée sentendo quella pazza di Caro in Costa Rica, non ho sue news da un bel bel po’. mi manda un link della canzone della Whitney e discutiamo sulla gelosia, sulla dipendenza verso gli altri ma anche sulla voracità con la quale oggi si consumano le cose e le persone e concordiamo su quanto ci mancano quei momenti da cretine quando cantavamo: “I will always love you”, quando tutto ci sembrava così estremo e unico e incontrollabile. Beati amori puerili, beata rincoglionaggine di quella ragazzina trentina dagli occhi smeraldo. Spengo il PC con una domanda in testa: “quando uscirà in Italia il film “l’amore dura 3 anni” di beigbeder? Devo andare a controllare domani”. boh, in realtà magari non avrò nemmen voglia di andare a vederlo. Troppe domande nuocciono gravemente alla salute!

venerdì 10 febbraio 2012

Il Processo di K - da vedere

Una decina di giorni fa mentre aspettavo una persona per un appuntamento di lavoro in centro, curioso nella bacheca del Fildrammatici e vedo in programmazione questo "Processo di K", una riscrittura contemporanea del mitico Kafka.
Ci sono andata ieri. Gli attori sono strepitosi, il prezzo su Atrapalo (il mio nuovo sito di riferimento per gli acquisti di spettacoli teatrali a prezzi stracciati!) sfida il cinema, le due ora filano via veloci e toccano proprio tutti i tasti di una generazione perduta tra attese burocratiche, alienazioni da meccanisimi informatici, paure della perdita di potere, fast love, insicurezze emotive, spinte all'omologazione con visi rifatti e elettroshock per chi esce dai canoni. Grottesco e dissacrante, da vedere.

mercoledì 1 febbraio 2012

Ma i pantaloni di pelle attizzano ancora!

Nevica e sono felice come una bimba col naso all'insù. Sarà che mi sento un pò a casa (anche se mia mamma mi chiama e mi dice: "ma ti pare che nevichi a Milano e qui zero, con tutta la gente che l'aspetta che fare delle piste ancora più golose?" e io ridacchio!), sarà che non importa la latitudine dalla quale tu provenga, la neve fa sempre effetto casa, dai! Unico difetto: le bici parcheggiate nel cortile...e vabbè, a qualcosa si deve sempre rinunciare!
In compenso mi godo la vista di una bonazza in metrò con dei leggings di pelle attillatissimi e indago gli sguardi di tre uomini (di tre età diverse) che le scannerizzano adoranti il sedere a dir poco perfetto. e penso: peccato che, con la mia mania del "non siamo mai volgari", ho escluso da sempre a priori il genere dal mio armadio. Il Fabri direbbe però anche: "cara, non è una questione di pantaloni di pelle ma di diete & palestre & sacrifici: solo così otterrai il risultato!" In ogni caso sono incuriosita e penso che, perchè no, la prossima volta se trovo un modello che mi piace, quasi quasi me li provo. con la paura di sembrare un baldraccone biondo di 180 centimetri[!] l'effetto a mio avviso sarà tutt'altro che urban chic!
entro in casa con la bossa nova nell'iPod e quei fiocchi mi sembrano stelle nella notte dolce di Rio.



Song dedicated to Elisa D.!

martedì 24 gennaio 2012

this must be the time

Tempo fa una persona molto più grande di me, che conoscevo a malapena- forse per fare colpo su di me o per farmi ridere- mi disse che l'amore vero si prova solo a 30 anni. E ovviamente io esplosi in una risata chiassosa davanti alla sua faccia e il tutto si risolse lì.
stasera sono sola a casa e mi vien ancora da sorridere a quella battuta. ma forse aveva ragione. quella persona la vorrei qui con me per dirle: "batti cinque".
mi vengono in mente le parole conclusive dello spettacolo di elio germano al quale ho assistito domenica: "fate cià che più vi piace, innamoratevi, godete di ogni istante, liberatevi".
sarà che stamattina mi sono alzata -sapete quando il sogno è ancora lì, quando ci si sveglia- immaginandomi di correre in mezzo alle nuvole e mi sentivo così: sgombra da tutto e da tutti, libera e svuotata da ogni frustrazione e sterile paranoia.
si, forse è arrivato il tempo di essere consapevole. che non tutto gira intorno a me (sorry Doris), che non tutto è esattamente quello che abbiamo sempre sognato per noi, che la vita non è una scatola di cioccolatini e che, anche se oggigiorno siamo sovraeccitati contro la noia ("vivere è un continuo check up emotivo. Lo scopo: assicurarsi di esserci e superare la paura di non provare nulla", Christoph Turcke, Corrsera della scorsa settimana), dopotutto dobbiamo imporci di non esasperare le situazioni e a vivere con calma tutto quello che ci passa affianco, sennò finiamo per non metabolizzarlo nemmeno, a furia di ingurgitare esperienze e pretendere dagli altri quello che non abbiamo per noi.
non lo so. è come se avessi capito che anch'io merito molto. e tutto non dipende che da me. e dal dare a me stessa e agli altri. non è che un effetto boomerang. prima o poi lo capirò ancora di più.
PS: grazie ciumy & erika per il bel we e la ventata di trentino che avete portato a milano (old pals never die!), grazie alla mia mamma che domani scende a coccolarmi (dice: "insomma, è da un mese che non ti vedo!"), grazie ai miei colleghi che sono spesso in trincea e mi sostengono sempre, grazie a questa raffredore che mi ha chiuso in casa per due giorni di fila, obbligandomi a stare un pò con me stessa e grazie a te che ci sei sempre. quanto ci divertimo assieme...

mercoledì 11 gennaio 2012

beh questi primi 11 giorni

Questi primi 11 giorni del nuovo anno sono stati s-t-r-e-p-i-t-o-s-i!
Sarà che non sono stata ferma un attimo. Concentrata sul mondo, la vita scorre che è una meraviglia.

Dopo una settimanella a casa che ve la raccomando (per fortuna mi hanno salvata 3 giorni sulle piste) per non dire della batosta che si è presa un'amica che non merita nemmeno menzione (hey, non è colpa tua, baby..), la festa di capodanno ha sfornato fuori un sempreverde Antonello, facendo invidiare tutti i miei amichetti maschi portandosi una bionda da paura. E bravo Anto.
Le 120 ore nei Paesi Baschi con Antonella, Wanda e la Vale sono state un pout-pourri di risate (la scena dello scorreggione nel locale più chic di San Sebastian resterà sempre nei ns cuori!) e di complice armonia. Ma grazie girls: chi dimenticherà l'hotel Ma(e)rdones sotto la pioggia a Bilbao e la colazione da 2 ore (con S.Messa annessa!) del giorno successivo?!
La super nuotata di stasera mi ha chiarito un pò di idee.

Prenotare un biglietto per un week end di luglio -e accontentare la mamma (ma non doveva cambiare? ma va là!) che non mi vedo mai- e cambiare ufficio per un open-space ancora più grande alla faccia della privacy è stato (quasi) indolore ed io sono fiera di me.
Come di Ale, che è sempre al mio fianco. Ed è importante sapere di contare sempre su qualcuno. Anche quando le luci dei riflettori sono spente.
Ovviamente di "cazziatoni" me ne sono già beccati parecchi, ma imparare a far spallucce è la mia mission per l'anno in corso. non sono mica tanto capace per ora, ma ci provo.


Ces bottes sont faites pour marcher
, http://www.youtube.com/watch?v=bYr9EFJkh-o