domenica 30 maggio 2010

nonsolo [M]usa

Se la cornice vale più del quadro.
Se sviluppi in te cinismo e istinto di sopravvivenza e autoironia.
Ma se non perdi la capacità di Emozionarti, scopri una fonte di Ispirazione continua. Un patrimonio da esibire con cura e orgoglio in ogni occasione!

sabato 29 maggio 2010

if u believe in love at first sight, u never stop looking

non smetterò mai di credere profondamente in quell'istante magnetico e profondo e intimo e assurdo ed esplosivo che è uno sguardo, diverso, unico e potente e prepotente. ogni tanto succede. ed è talmente elettrizzante che tutto il resto scompare.

giovedì 20 maggio 2010

& the Pig Island tonight

what a wonderful day! sun is up, my bike is working & plans for tonight are brilliant.
però pensavo: secondo voi la gente cambia o cambiano i modi in cui ci si rapporta agli altri?

mercoledì 19 maggio 2010

cartoline, magliette, portachiavi da poco prezzo, magneti da attaccare sul frigo


Scendo dalla macchina, mi tolgo le scarpe e i collant. È incredibile quanto poco possa bastare agli uomini – un effetto scosciato – per andare in visibilio (…)

“souvenir” per noi è un sostantivo. Significa cartoline, magliette, portachiavi da poco prezzo, magneti da attaccare sul frigo. In francese invece è un verbo, significa ricordare. Ogni volta che addento pane & olio je me souviens della terra che arde alle nostre spalle e di quel promontorio che ci cingeva.
questa sera che odora d’estate anche se fa freddo mi va di ricordare, con un sorriso sulle labbra. senza isterismi.
mi piaceva quando dicevi che mi potevi battere come niente a tennis- peccato, non abbiamo mai provato. Oppure quando mi fissavi mentre cucinavo. quando dicevi che non facevo che correre o che ascoltavo troppo gli altri anche quando fingo di essere sorda, quando mi sentivo a mio agio sotto il sole di mezzogiorno in un pianeta non mio, quando intuivo i contenuti di una “lingua” che non mi somiglia, quando sorridevo alle nostre discrepanze politiche, quando ansimavo sotto i tuoi occhi. Quando mi accarezzavi e ammettevi che ero proprio naif e autoironica e idealista e bella e sognatrice e magnetica e bianca come una mozzarella e troppo bionda e sfuggente e disordinata e maldestra e che non sapevo stare composta, sempre quelle gambe per aria, e bimba e ammaliatrice e troppo dedita a tutti e inconsapevole dell’egoismo.
E lo Stromboli bussò!

gogol o google, that’s the question…

scappa, sei ancora in tempo! http://www.youtube.com/watch?v=_AvSUCgTgUs

mercoledì 12 maggio 2010

missing that fabulous night!!!


Corro disperata verso il metrò

Sono in ritardo ad un appuntamento. Come al solito. Corro disperata verso il metrò e un gruppo di ragazzotti di una scuola superiore vicino a casa mia appena sbarcati dalla gita a Roma mi chiedono se voglio un passaggio sotto il loro ombrello. Sarà il tacco 12, credo. Considerato che il mio capo dice che si smette di essere fighe quando anche i muratori evitano di fischiarti dietro, allora penso di aver fatto bingo stasera, con i sedicenni!
a.a.a.principe azzurro astenersi, per ora.
Ah dimenticavo. ho imparato una lezione: oggi parlavo con un’amica di quanto possa essere controproducente spiare il/la compagno/a, ma non riuscivo a darle una spiegazione plausibile. È che Proprio non appartiene alla mia natura. Ho sempre pensato fosse una questione di etica e di rispetto. In realtà – l’ultima trovata prima di spegnere la luce e addomesticarmi sul letto, che bello il ticchettio della pioggia sui vetri- penso si tratti già dell’inizio della fine, non tanto per l’istintuale necessità di avere conferme (tanto quelle arrivano lo stesso, anche senza cercarle), quanto piuttosto per quel meccanismo perverso che alimenta un flusso negativo che anche l’altra persona percepisce, creando uno stato dell’arte quasi peggiore del (potenziale) tradimento stesso.
Mah…

martedì 11 maggio 2010

A matter of beauty

Un giorno – ero ancora un’adolescente- un’amica di mia madre mi disse: “Martina, purtroppo, tu non riesci a schiodarti di dosso la forte valenza che per te rappresenta tutto ciò che è bello. Sei cresciuta con una madre esteta, che ama coltivare giardini zen, a dieci anni già ti perdevi nei musei, rimanevi inebetita di fronte alla Nike di Samotracia e seguivi le creazioni dei grandi couturier." Insomma ero una curiosa. Ho conosciuto una persona, tanto tempo fa, che ha fatto di me l’oggetto della sua arte e debbo ammettere che è senz’altro appagante e nutriente.
Ma da dove scaturisce questa passione per ciò che è esteticamente eccellente? Che cos’è l’estetica? Wikipedia dice che è la percezione mediata dal senso, l’aspetto della conoscenza che riguarda l’uso dei sensi. È quindi un’esperienza (…) che a mio avviso solo pochi sanno realmente cogliere ed apprezzare e che tramuta nel sublime quando diventa oggettiva. Bando alle ipocrisie: fare l’amore con una persona che ci attrae fisicamente, ci stimola e ci eccita profondamente, non possiamo negalo. Soprattutto oggigiorno – ma anche ai tempi che furono! – dove l’immagine sembra aver soppiantato una miriade di valori ormai corrotti e dove trionfa l’arida, infinita ricerca di nuovi e migliori ricette di vita. Modernità liquida...
Chiedendomi perché si vedono in giro sessantenni da baraccone alla ricerca dell’immutata bellezza, mi viene in mente una lettura fatta per un esame di antropologia e psicologia della moda. Leggo: “Flügel spiega che il bisogno di ornamento va attribuito al desiderio di rendere più evidente l’attrattiva sessuale, focalizzando l’attenzione sugli organi genitali. Mentre nei popoli primitivi è immediatamente riconoscibile questa funzione – tatuaggi e pittura del corpo erano situati spesso nella zona genitale – nei popoli civilizzati questo aspetto è mediato dalla moda. Ma lo scopo ultimo rimane il medesimo: attrarre il sesso opposto e ingelosire le rivali. Non solo l’origine della moda è l’attrattiva sessuale, ma molti capi stessi simboleggiano gli organi sessuali: la cravatta, il cappello, il colletto, il cappotto, i pantaloni sono simboli fallici, mentre la giarrettiera, la sciarpa, i gioielli sono simboli femminili.”
Penso ad Andrea Sperelli e a Dorian Gray, ah le mie letture liceali! E mi domando: amare tutto ciò che è esteticamente esaltante – e stiamo parlando di bello soggettivo- è segno di una costante tendenza alla conoscenza o uno sterile e inarrivabile appagamento della vista o dei sensi più in generale?

http://www.youtube.com/watch?v=okaWTEnU4j0

giovedì 6 maggio 2010

Più avanti vado

Più mi rendo conto che tutti coloro i quali mi circondano hanno fame d’Amore. lo negano ma hanno fame d'amore quale forma estetica, quale pelle, quale istinto, quale ri-produzione, quale Ricerca, quale immersione, quale glaciazione, quale istigazione, quale protezione istrionica e caldo e tempo grigio e viaggio e tribù e creatività e accappatoio e notturno e Sturm und Drang, tanti tacciono, it’s wonderful. Un giorno guidavo tra le montagne, da sola, circa un mese fa, nevicava, era il giorno di pasqua forse, stavo raggiungendo i miei genitori per il pranzo, non li vedevo da tempo, pensavo “ma che cazzo di miraggio, una diga tra il bianco senza parole, il mondo racchiuso in uno specchio”. “Tu sarai la regina dei miei desideri…” esce dal mio mangiadischi, mi sento spinta immediatamente in un vortice senza uscita, è una sensazione di magniloquente impotenza, inebetita mi trascino verso casa, avec mes souvenirs j’ai allumé le feu. Fermati? Si, hai ragione, ma solo ogni tanto! E poi perché?

http://www.youtube.com/watch?v=gHGN9uoFtZ8

martedì 4 maggio 2010

missing my stray neighbor...

Prendere le distanze
dalla materia è segno
di grande saggezza.
Le grandi fatiche
vivono all'interno
di grandi riposi.
A.M.

domenica 2 maggio 2010

Is passion really so dangerous? - “Cosa voglio di più”

Esco da poco dalla sala di “Cosa voglio di più” di Soldini. Non so ancora se mi è piaciuto o meno. So che il regista voleva ambientare questa storia in una Milano precaria e imbrigliata nelle difficoltà economiche quotidiane, dipingere un ritratto realistico di un amore tra due comuni mortali che non arrivano a fine mese, non un amore patinato o disperato. Sicuramente su questo punto non ha fallito.
Ma tralasciando il lato sociale, quello che mi ha colpito, è stata senza dubbio la sua capacità di descrivere una passione per nulla struggente o totalizzante, e solo in parte dolorosa.
Certo, i due protagonisti hanno vissuto con un’intensità molto forte la loro carnalità, il sesso pian piano si è trasformato in qualcosa oltre la ginnastica – Domenico e Anna si specchiano nel bagno del motel e lui le sussurra: “certo che siamo proprio belli assieme noi due”, lei complice sorride – fino a diventare una spasmodica ricerca di sguardi e intesa. Non è facile incontrasi, cercarsi e lasciarsi andare all’ombra dei reciproci compagni – bugie, attese, silenzi - ma la voglia di nutrirsi l’un l’altro va oltre le complicazioni e la ragione.
È bastato davvero poco per incrinare vecchi equilibri e aprire nuovi varchi mettendo in serio pericolo presente e futuro, solo che quando “vogliono di più” oltre alla tv la sera sul divano, i bimbi alla scuola di danza, i suoceri invadenti, le case ikea tutte uguali, si rendono conto che, è naturale scegliere la strada più facile, seppur restando nella lieve insoddisfazione, e percorrere sentieri prestabiliti. Senza isterismi né banalità. Senza rimpianti o struggimenti.
Dopotutto quanti di noi non hanno fatto così, almeno una volta nella nostra vita?

http://www.youtube.com/watch?v=jv9w9DEjQEA&feature=related