martedì 19 luglio 2011

somebody's playing the trumpet for me downstairs

Nel film "la bellezza del somaro" il personaggio di Jannacci dice di non conoscere il cuore come muscolo (diversamente dal figlio, la cui professione-medico- lo porta ad esplorarlo in tal senso), ma come pianeta. E aggiunge: "per rallentare i battiti del nostro cuore è necessario un dominio sulla vita ottenuto solo con l'abbandono".
e io sorrido dolcemente a me stessa e mi dico che ha ragione.
e penso a quando avrò anch'io 50 anni e mi guarderò indietro e immagino mi basteranno anche solo una battuta e un istante per chiarire i dubbi e (ri)tornare a scherzare con quello spero un giorno vorrà condividere con me il cammino.
Laura Morante in questo film assomiglia a mia sorella (immaginaria). meravigliosa quando strepita:"la patta dei pantaloni è come l'inconscio: non sai mai quello che ci trovi dentro".
qualcuno qui sotto sta suonando la tromba. e io immagino lo faccia per me. per coccolarmi in questa fresca serata estiva.
apparecchio la tavola. è ora.

giovedì 14 luglio 2011

my favourite horoscope - da L'internazionale.it

Vergine, settimana dal 15 al 21 luglio 2011

Ti rimangono forse dieci giorni per individuare la sfida migliore per la seconda metà del 2011. Dovrà essere un rischio intelligente che tirerà fuori il meglio di te, allargherà la tua mente e ti porterà a rinunciare almeno al 10 per cento del tuo narcisismo e al 15 per cento del tuo pessimismo. Fidati sia del tuo intuito sia della tua razionalità, Vergine. Sarà importante che tu li usi entrambi, nelle tue prossime incursioni oltre il limite della tua capacità di comprendere.

Bo.
Amo le sfide, ma non sono molto capace di rinuciare al mio narcisismo (10% forse si, dai). Al pessimismo un'ora gli strizzo l'occhio e l'ora seguente non mi fa una piega, lo scaccio con un sorriso.
Certo ovvio: il mio intuito mi ha sempre aiutata (tranne alcuni casi ecclatanti). ma se tutto ciò può servire a farmi tirar fuori il meglio di me, eccomi in prima linea ad ubbidire!

bonne soirée à tous!

lunedì 11 luglio 2011

La vecchia di fronte a me

La vecchia di fronte a me, in treno, è odiosa. non mi sono mai fidata delle persone dalle labbra eccessivamente sottili. è come se trattenessero, troppo a lungo, troppe parole e troppe emozioni. Rimanessero lì, stantie, chiuse tra due fili rossi.
Le cose che mi mancherebbero troppo di Milano qualora decidessi di lasciarla (e sarà così, un giorno, d'improvviso, senza premeditare e senza rimpianti):
- la Stazione Centrale che mi accoglie timidamente nella nebbia di febbraio e soffocante nei mesi estivi
- la mia bici sui Navigli: cercare di indovinare, pedalando, gli stati d'animo altrui, vedere i ragazzini baciarsi e i baristi che preparano le colazioni con una rapidità meccanica e certosina
- il ponte di Porta Genova. è verde e la giornata acquisisce un altro gusto dopo averlo oltrepassato. come un mantra, ne esci rinvigorito.
Spesso ho avuto la sensazione di essere di passaggio in questa città, spesso ho confessato a me stessa che solo qui potrei vivere - è una droga. spesso la sento in pugno e allora gioisco. ogni tanto scappo e chiudo la porta a chiave, sbattendo la porta.
Stazionde di Treviglio. La vecchia è scesa, per fortuna. un ragazzo decisamente più giovane di me mi osserva incuriosito dal marciapiede del binario. vorrebbe sorridermi ma è timido e perplesso.
Quante cose rimangono silenziose. quante cose emergono purtroppo nella peggiore delle maniere. è vero che anche la forma è importante. cavolo se hai ragione!
Cosa mi è piaciuto di più di questo fine settimana:
- la scritta "a Paolo" proiettata sulla roccia: "Nomi on the Rock" non lo dimentica. E come potrebbe essere altrimenti?
- vedere la Franci finalmente serena
- aver portato con me Laura e aver condiviso con lei le ultime 24 ore, dopo mesi così distanti
- aver ballato con le amiche di mia madre, solo cielo sopra di noi. una vera liberazione
- un ex che forse mi ha capita. e chissà, forse anche perdonata: ma non diciamolo ad alta voce!
Mancano ormai pochi chilometri a casa. E lui mi aspetta. E io non vedo l'ora di spalancare le braccia e perdermi nelle sue tracce. La sua colonna vertebrale così dritta, le sue spalle larghe e accoglienti e la sua voce mai troppo alta sono lì, pronte a prendersi cura di me e a estasiarmi per l'ennesima volta e a farmi capire che sono perfetta, così.

martedì 5 luglio 2011

Pa(r)tire

Appena rientrata da tre giorni di full immersion sarda, nella mia terra d’adozione. Santa Teresa senza la calca di agosto ha tutto un altro fascino. Il mirto da Conti a mezzanotte e un bagno al tramonto con nessuno in spiaggia sono una garanzia. E il rientro in città non sa di hangover...

Certo però, l’attesa di un’altra partenza è sempre lì…chissà quando smetterò di essere, come dice mia madre: “un’anima in pena” e riuscirò a stare ferma, tranquilla, senza strizzare l'occhio al prossimo check in!

Enjoy your holiday...