martedì 19 novembre 2013

Thanks Mr William...


Tu sei per la mia mente, come cibo per la vita.
Come piogge di primavera, sono per la terra.
E per goderti in pace, combatto la stessa guerra
che conduce un avaro, per accumular ricchezza.
Prima, orgoglioso di possedere e, subito dopo,
roso dal dubbio, che il tempo gli scippi il tesoro.
Prima, voglioso di restare solo con te
poi, orgoglioso che il mondo veda il mio piacere.
Talvolta, sazio di banchettare del tuo sguardo,
subito dopo, affamato di una tua occhiata.
Non possiedo, né perseguo alcun piacere,
se non ciò che ho da te, o da te io posso avere.
Così ogni giorno, soffro di fame e sazietà,
di tutto ghiotto e d’ogni cosa privo.

venerdì 4 ottobre 2013

Ipanema & other stories

Ecco che un mese é già trascorso dalla rentrée a Milano dopo i giorni spensierati a Rio de Janeiro e Paraty e Salvador e Morro de San Paulo...

Per me questo viaggio ha rappresentato un tuffo in una terra che in parte avevo già tastato (ma mi mancava un contatto vero) e in parte un immersione in una dimensione che mi si addice parecchio... i colori accesi, la tranquillità della gente, la voglia ancora intatta di guardare avanti nonostante le mille difficoltà, quella religiosità mistica, l'oceano che romba nella notte, il mango e il surf a colazione.
Un'intera nazione depurata da una cultura che a volte per noi europei é un fardello.

A un certo punto, quasi verso la fine del viaggio, gli occhi pieni di nuovi odori, ho guardato Gabri e, senza dirlo, ho pensato che va bene così. Che frustrazioni e paure che si accumulano senza motivo a casa sono veramente sterili. Che in realtà anche Milano è ok, è come una vecchia puttanella che ti fa sorridere e che dopotutto accoglie tutti, anche se segnata dal tempo, anche se in fondo è così dolce, così ruvida. Il viaggio é anche rivelazione sul tuo presente. Capisci in un istante, in una realtà a te così sconosciuta e diversa, che in fondo, te la stai spassando alla grande e che, nonostante i casini che ti assillano tutti i giorni, everything's gonna be alright!

Stasera sono stanca per davvero, nessuna forza per uscire nonostante sia venerdì. Nonostante sia stata una settimana di novità. Troppo elettrica. Troppo connessa al mondo per sprecarla con i soliti amichetti al bar. All'ennesimo aperitivo.

Ah che bel relax, ah che saudade! E domani back to origins, tutti a casa tra i monti!!







martedì 16 luglio 2013

Fashion pets?

Questa cover con il cane anoressico mi ha fatto venir in mente un'idea per un nuovo convegno dedicato al mondo retail (punti vendita con cibo & oggettistica) per gli animali domestici, mercato in forte espansione.
Che ne pensate?
Intanto un hedge found targato NYC, Alliance Growth, ha puntato su Kriser's, una catena di cibo olistico per animali che prevede di far crescere gli affari del 40% nel corso del prossimo anno e Petsmart, quotandosi a Wall Street, ha visto quintuplicare il valore delle proprie azioni nel giro di 3 anni..
  

martedì 28 maggio 2013

Finalmente a casa

Le chiavi nella toppa, click clack. Finalmente un po' di ordine. E di silenzio. La TV è rigorasamente spenta, spenta la lavatrice e spenta la radio. Finalmente un po' di sano relax e le mie membra si sciolgono.
Peccato non avere una bella vasca, è davvero l'unica cosa che mi manca in quest'istante. Mi immergerei nella mia lavanda adorata. Gli occhi chiusi. Per non sbagliarmi quasi quasi ci infilerei anche un Chopin, notturno nr.20.
A volte bisogna stare soli per davvero per assaporare a pieni polmoni la vita. Anche in mezzo al traffico o curando le piante sul terrazzo o visitando una mostra con sè stessi o un cinema muniti di pop corn, guardarsi a destra e a sinistra e non vedere facce conosciute. Semplicemente così.
Stasera ho visto "Viaggio sola", una banalissima commedia italiana. Una donna che dopotutto sta bene da sola a girovagare per lavoro, una sorella sbadata e munita di prole, un ex che non sa quello che vuole, un'antropologa che la fa dubitare. Ci pensate mai che la morale dei film è sempre identica: "se sei te stessa, vinci. Se ti lasci convincere dagli altri di quello che devi essere, perdi". Nulla di che, più che altro mi è venuta una gran voglia di mercatini di spezie e bar affollati e sorrisi rubati e confessioni di donne.
Uscita, mi son goduta una granita siciliana sotto casa da leccarsi i baffi, una breve camminata sui navigli- chi si baciava, chi portava a spasso il cane, chi cuciva in un piccolo laboratorio, chi mangiava nella luce tenue, chi scrollava la tovaglia per strada, avanzi di una cena.
Finalmente a casa. Tutto tace. Ogni tanto ci vuole proprio.

lunedì 25 febbraio 2013

Urgenza di

brrr, che freddo. stamattina, tutta stropicciata, ho solo il desiderio di buttarmi sotto un bel doccione, già sento la lavanda che mi rilassa e godo all'idea che c'è Robert Doisneau che mi aspetta a Porta Venezia. Una bella fetta di crostata e il caffelatte della domenica e il Corriere con l'inserto sulla lettura. Peccato che l'acqua calda non arrivi e che le edicole sono in sciopero e che non si trovi un quotidiano a morire e che tu sia ancora a Roma senza nessuna notizia positiva a farti da balsamo, in quest'attesa snervante. Milano è sotto una coltre candida, sembra essere paralizzata nonostante le elezioni. Sembra periferia di un centro inesistente, silenziosa accoglie tutti, senza lamentarsi ma arranca e teme chi se ne sta a casa, senza un lavoro, come chi avrebbe voglia di cambiare. E' timida nelle ultime sfilate. Come se il suo coté glamour fosse stato scardinato da un pessimismo generalizzto, come se ci fossero altre urgenze, ora. Ho già dimenticato quel corridoio della Terapia Intensiva, ho già archiviato i nervosismi e le ansie da 60enni annoiati, ormai non c'è nemmeno più traccia della mia necessità di evasione. Ti aspetto, ti aspetto, ti aspetto. Sono sicura che basterà un abbraccio per rendemi viva.

domenica 3 febbraio 2013

Tra ciò che appare e ciò che è

Stasera mi sono trovata davanti a un "vecchio" leitmotiv: spesso la vita ci fa vedere le cose come non sono e ci fa incazzare quando capiamo che le nostre aspettative erano insensate. Perché ci fa sentire stupidi e indifesi e ci fa mettere in discussione con noi stessi. Sono uscita dal cinema, dopo aver visto il nuovo film di Tornatore, "la Migliore Offerta", un po' incredula perché avevo messo da tempo in un cassetto quell'eventualità che tra "ciò che appare e ciò è" c'è una bella differenza e proseguivo i miei giorni senza troppe domande. Certo, forse sono stata troppo naive per troppo tempo, una bella svegliata era gusto che dovevo darmela ma (forse) è anche bello così, sennò che gusto c'è. Sarebbe tutto troppo facile, l'amore una banalità senza quel filo di mistero che l'avvolge, senza quel timore dell'abbandono che tutti temiamo; la carriera sarebbe destinata ai soli talenti (e dove butteremmo i chiacchieroni o gli incapaci?)e l'arte (al centro del film) perderebbe il suo fascino. Proprio lì, nell'arte dove mi rifugio per cercare calma e abbandono e nuovi stimoli in ciò che più incomprensibile non c'è.

lunedì 21 gennaio 2013

sabato 19 gennaio 2013

Live free

E' da molto che non faccio un viaggio come dico io. Mi mancano le attese in aeroporto, scoprire sapori nuovi, conversare sulle cazzate con la gente che conosco per strada.
Ma c'è anche qualocosa di inaspettato che riempie le mie giornate: le lamentele di Gabri che ha nostalgia di Roma - un giro al Pantheon e un piatto di spaghetti a Trastevere e la serata è già magggica, mi dice con la faccia implorante- le camice da stirare (ma quante sono e quando mai ho sitirato in vita mia?), i miei capelli sempre più corti (non va mica bene questa piega però, i capelli lunghi sono sempre più fighi e esco con 200 euro in meno e quasi non mi riconosco allo specchio) e il mio corso di scrittura creativa che sta volgendo al termine.
Ci sono autori che scrivono delle gran schifezze se non ambientano i loro libri a "casa loro" e chi invece sente l'esigenza di posizionare i propri personaggi lontano da tutto, soprattutto dalla propria quotidianità. Ho iniziato finalmente quella che potrebbe essere una storia carina. Lo definirei un primo tentativo. Poi vediamo come va.
Poi c'è Vita che mi dice che se non fai un figlio entro i 35 anni poi è sempre più dura. Perchè il corpo femminile ha una deadline dopo la quale essere mamma è sempre più difficile. Ma che brutta roba questo limite che l'uomo può bypassare...
Allora mi consolo con il racconto ben più frivolo della Cate  - davanti a un calice di buon rosso e dei formaggi davvero unici (special thanks al compleanno di Wanda festeggiato ieri sera alla Baita del Formaggio che consiglio vivamente!)- che ci racconta di un'amica che, dopo aver comperato un abito di sposa all'insaputa del fidanzato e del possibile matrimonio, molla il compagno perchè stufa delle sue pessime prestazioni sessuali.
Allora rido tra me e me, faccio spallucce al discoso ansiogeno di Vita: "muoviti, è già quasi troppo tardi!" e capisco che va bene così. Anche se non viaggio, anche se riesco a scrivere poco, anche se Gabri sogna la sua città, anche se io non ho voglia di tornare a casa, anche se si litiga per chi sistema la casa, anche se non ci penso minimamente di andare a vivere ad Assago, anche se Guia Soncini scrive che le donne ora tradiscono più degli uomini.
Va bene così e io ora come ora ho solo voglia di fare la pasta in casa. Fuori nevica.