lunedì 18 aprile 2011

disruptive

Sto cercando da un po’ di tempo di inserire in agenda, al mio prossimo evento, un intervento che definirei “disruptive”, che possa interessare la futura platea in sala, che possa stupirla ma che esca dai rigidi schemi tematici che uno si aspetta solitamente ad un convegno dedicato alla sua professione (in questo casa di parla di edilizia e sono coinvolti architetti e ingegneri che operano nella sanità).
Tanto per fare un esempio: far parlare due astronauti –che magari ti danno un po’ di dritte sul problem solving- ad un convegno sul black out energetico, oppure due creativi dell’ADV sulla segnaletica in ospedale. E non riesco a partorire nessun’idea…che scarsa!
Continuo imperterrita a fissarmi su argomenti come l’illuminazione, il confort del paziente, il condizionamento, l’acqua o i rifiuti (tutti temi già triti e ritriti per gli “addetti ai lavori”) e non riesco a fare quello che chiamerei il “salto del paradigma”…chissà come mai in questo periodo sono così restia a tirare fuori dal cilindro degli spunti nuovi, nel lavoro così come nella vita.
Non voglio fare di tutta l’erba un fascio e allora traccio un mini stato dell’arte della mia situazione: bionda (non nel senso francese del termine!), quasi 30 enne, direi in forma (anche se acciaccata dal mal di schiena, che anche le 90enni mi battono all’acqua gym…), innamorata, un po’ squattrinata ma tanto volenterosa di meravigliarsi giorno dopo giorno (c’è chi dice che la capacità di sorprendersi- quindi di non annoiarsi così frequentemente- sia una facoltà poetica che si decide: orsù allora facciamo tutti un po’ di esercizio!).
insomma è un periodo piuttosto sereno della mia vita.
Sarà che oggi è lunedì e, thanks God, è finita la settimana del Salone del Mobile cha ha paralizzato la mia via d’accesso all’ufficio, sarà che mi aspetta un week end di full immersion con i miei, e thanks God pranzeremo a Pasqua con vista sulla Corsica, sarà che tutti sembrano stufi del proprio partner (ma io no!!-Come potrei essere comprensiva e accondiscendente ad ascoltare storie tristi e irrisolte quando mi sento così bene? magari sarei poco credibile per il mio interlocutore..) o disillusi del proprio lavoro, sarà che certi altri se ne vengono fuori con situazioni paradossali …allora che fare?
Come perseverare ad essere amorevoli e disponibili e allegri, assecondando la mia natura di questi giorni, quando si è immersi in un mare di squali che vagano per la città con un mood pessimo ritagliato addosso?
Bah, forse è semplicemente arrivato il mio momento di restituire agli altri quello che hanno fatto per me. e forse solo questo- il fatto di sentirmi at least per una volta utile- dovrebbe colmarmi di gioia creativa, per una nuova Idea…

10 commenti:

  1. Le tue parole non trasmettono altro che serenità.
    Sono convinta che dal tuo cilindro uscirà un'ottima idea, quando meno te l'aspetterai, è chiaro!.
    Baci,
    Vale, over 30, bruna, con ottima fantasia!

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  2. hey Vale...com'è che ancora non ci siamo trovate per un drink?!

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  3. Une blonde pression s'il vous plaît :D
    Quindi non ci vediamo ai fuochi? peccato, buona Corsica allora..
    Ah dimenticavo: per stupire gli ingegneri in genere é sufficente farli pastrocchiare un po' con la fisica :)

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  4. mah,i fuochi ormai è da un bel pò che non li vedo, aihmè, ma mi darò al mare,che non è male(!)
    con la fisica non ho un gran bel rapporto e tu ne sai qualcosa;)

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  5. Ricordo che non è stato amore a prima vista ma puoi ancora recuperare, sto parlando della fisica non di me! ;)
    Comunque nei dipartimenti di fisica c'è sempre un gruppo di comunicazione e solitamente hanno proposte molto coinvolgenti un po' per tutti.

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  6. Bionda, vivi la gioia della tua vita! Ogni giorno con lo stupore e la voglia di scoprire di una bimba... ricordando che ogni attimo, ogni pezzo di vita, ogni incontro con qualcuno è un regalo, qualcosa in più di non dovuto.
    Per me è la ricetta della felicità a prescindere dagli altri!

    Per il convegno.. ti prego, lascia perdere la fisica o non vengo! :)

    scherzi a parte, secondo me l'importante è parlare sempre in maniera figurativa, per non annoiarsi e non annoiare l'interlocutore. D'altro canto una delle figure che ha più stupito il mondo parlava per parabole!
    Pensa ad altro: vedrai che l'Idea è là e arriverà! (speriamo solo non sia la Fiat....)

    Buona Pasqua a te e ai tuoi cari

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  7. parabole? quindi preferisci la matematica Lonzo?! :D

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  8. @Lorenzo: hai passato una buona Pasqua? ah che saggio che sei, sara la paternità?!
    Sentiamoci poi per il tuo speech!
    @Marco: matematica? fisica? ma allora hai rimosso le mie vere skill! direi che solo a pensarci rabbrividisco;)

    buona vita ad entrambe!

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  9. ti sottovaluti, fidati sono un esperto in questo! l'unica cosa per cui ti ricordo volenterosa ma in affanno era il disegno tecnico

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  10. disegno tecnico NO. No no no! e pensa che ora faccio convegni sull'edilizia!! cm è strana la vita!

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