sabato 20 marzo 2010

mine vaganti - capacità di osservare

http://www.youtube.com/watch?v=C2lQOhQ2es8
una settimana fa, mine vaganti, con Giulia, non abbiamo resistito e siamo approdate al cinema, ci siamo gustate questo spaccato a noi così familiare e così succulento.
per una vita intera ho pensato che l'essenziale fosse instaurare una certa connessione con l'Altro. che fosse sufficiente manifestare le mie esigenze, i miei dubbi, i miei istinti, l'odore della mia pelle...che non fosse necessario reagire agli altri, si trattava di un puro automatismo solare. Ascoltare, osservare ed essere onesti non dava un valore aggiunto così sostenibile. si trattava forse di un nutrimento del proprio ego, di una debolezza di interpretazione, di poca spinta al miglioramento, di paraocchi invisibili. non lo so.
in realtà è come se mi svegliassi da un tepore ormai assuefante, non si tratta di un'incapacità di mettersi in gioco, bensì di un'impossibilità fisica di dedizione e di mantenere la calma.
il senso di invincibilità (e spostiamo le cose...) è così stupidamente superabile, basta poco!

2 commenti:

  1. Sono andata a vederlo ieri sera alla fine, e devo ammettere che è stata una scelta vincente. Il finale onirico e vago che mi ha strizzato lo stomaco e lasciato una scia dolceamara nella bocca. Quando mi rendo conto che è il finale giusto per me, ammutolisco.
    Vorrei essere la donna dei botti, e invece sono quella delle dissolvenze.

    La tua omonima, Martina
    (http://causticomica.wordpress.com)

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  2. Ciao Marty, sono contenta che ti sia piaciuto. Certo il finale ti lascia interdetto, ma dopotutto, è proprio così, oh Donna delle Dissolvenze...mi raccomando vediamoci presto,
    next will be "teatro dell'elfo, la notte poco prima della foresta", con Santamaria, se ti interessa fatti sentire:)
    un abbraccio, Martina

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