martedì 24 maggio 2011

"giochiamo a palla prigioniera?"...e intanto Milano (forse) cambia!

Non lo nego: sono uscita da "Habemus Papam" un pò confusa: divertita per le immagini dei cardinali che chiedono a Moretti di giocare a palla prigioniera anzichè a pallavolo, ma anche molto scossa per la confusione di un papa depresso. Insomma è parecchio destabilizzante, soprattutto per una come me che ha comunque passato 8 anni della sua vita in un entourage di suore, sentendosi spesso inadeguata davanti alla loro precisione e rigore, richieste di sottomissione e spirito di abnegazione.
ma ritorniamo alla mia serata: esco dall'Eliseo post-cinema veramente frastornata, da sola, e mi dico: "beh, un bel gelato mi farà rinsavire, per lo più con questi 30 gradi", ma ecco che la città mi accoglie con un fiume di biciclette dotate di qualcosa di arancio (non pronunciamo il nome di quell'essere immondo dei centri sociali, suvvia!) su via Torino, migliaia (e non scherzo) di ruote e teste danzanti per la città. E dopo dieci anni che vivo qui, per la prima volta, ho capito che forse è davvero arrivato un margine di cambiamento per una metropoli imbalsamata. Così come attirata da una forza, mi sono aggregata anch'io a questo fiume senza fine, poi, giunta al Duomo, ho fatto dietrofront e col cuore più leggero mi sono diretta verso casa. e giù verso Porta Ticinese che era in pieno fermento- giovani che si baciano, white collar con le occhiaie- i navigli finalmente sgonfiati dalle facce da aperitivo e quando apro la casa, un vero forno. Ma prima di mettere le chiavi nella toppa mi sono specchiata nei vetri trasfarenti del mio ascensore "vintage" e col mio vestitino stile savana mi sono detta: "è tutto sottocontrollo, quella lì sei tu e stasera hai in mano la tua vita".
non lo so perchè ma sto veramente bene. sleep well!

2 commenti:

  1. Se dopo otto anni dalle suore si diventa così sei un favoloso spot per le scuole cattoliche, dovresti farti girare una quota dell'8 per mille!

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