sabato 7 maggio 2011

vorrei dirti quello che non so

stamattina mi sono svegliata che mi pareva di essere una principessa svogliata-rock.
volevo fare l'amore e andare alla mostra di Fernanda Pivano e ai Giardini Montanelli da Orticola a vedere piante rare e frutti antichi. volevo essere baciata dal sole flebile che incorincia Milano in questa giornata. volevo innaffiarmi di chi mi stava accanto e smetterla di stare con la testa al domani.
smetterla di prendermi cura dei dolori altrui. smetterla di pensare di non fare mai abbastanza o di essere inadeguata per questo o per quello. smetterla di sentire le sirene delle ambulanze. smetterla di soddisfare i desideri che non mi appartengono.
poi ho capito. che anch'io, a mia volta, riponevo sugli altri le mie aspettative, le mie insicurezze, le mie necessità.
sempre con quella mia natura di cercare di rendere la mia vita il più accattivante possibile.
e mi sono fermata.non tutto può essere sotto controllo. non tutto può essere pianificabile. non tutto deve essere tacito. non tutto può seguire il mio passo.
mi sono detta basta.
E ho ripreso il ritmo delle stagioni e la mia prepotenza è sparita come un soffione al vento.

2 commenti:

  1. Come ti capisco quando dici che tutto non può essere sotto controllo.
    A volte me ne dimentico anch'io.
    E me la prendo per ogni imprevisto od intoppo. Capita, ma basta respirare, fermarsi, aprire gli occhi e smussare un po' i propri spigoli.
    L'obiettivo finale è divenire sferici, come un soffione!

    Baci

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  2. A volte pensiamo di essere onnipotenti. erriamo pensando "che tutto ruota attorno a noi" (déjà senti). E ci impuntiamo con tesi assurde.

    Poi, hai ragione tu: serve a qualcosa parlare da soli? serve a qualcosa intestardici convinti di detenere la Verità?

    Bah! allora via di rollate da sfere, ecco come divertirsi;)

    a presto, M

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