martedì 27 settembre 2011

La Magolfa

Dopo aver corso come una cretina in bici per andare alla ASL di zona in pausa pranzo e aver visto 50 persone in coda nell’unico orario di apertura al pubblico dal martedì dal giovedì, e non avendo lì per lì a disposizione luoghi a me cari- né la vista dal Gianicolo, né un piccolo café in Montorgueil, né un’amaca a Puerto Viejo e tanto meno uno scorcio sul Sassolungo- per decomprimermi un attimo dallo sclero metropolitano, mi sono diretta verso la Trattoria Magolfa. Entrata per un decaffeinato sennò i battiti cardiaci aumentavano ancora di più, mi è bastato il sorriso del proprietario con la sua piccola ad accogliermi sull'uscio per sciogliermi tutta in battibaleno. Forse la cortesia d’altri tempi scatena in me una dolcezza che nemmeno io so di custodire dentro.

2 commenti:

  1. ogni tanto mi piglia questo mood "bambina delle alpi" che mi fa sentire tanto "me" in questa irrispettosa gingla urbana! ma anche qui, ogni tanto, ci si possono ricavare dei momenti "ricarica-batterie" niente male! a prestissimo, Marti
    PS: forse a breve we a Parma e quindi magari mi offri un caffè in centro che conosco la tua splendida piccina!

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