martedì 20 dicembre 2011

ecco perchè: è (quasi) Natale!

Da 4/5 giorni mi sento una mina vagante per la città, sommersa tra aperitivi con colleghi/amici/ pronipoti che nemmeno devi partir per l'Africa per 5 anni e litigi costanti col moroso.
Forse da sempre il Natale mi agita; ho confrontato proprio ora un post dello scorso Natale (per essere precisi del 22/12), che ho intitolato "Grigio Natal"; considerato che quest'anno c'è una crisi ancora più pesante dell'anno passato (ma in che cavolo di loop ci siamo infilati? E poi dicono gli Zen in città: ricavati il tuo spazio personale per respirare e meditare...ma se oggi in Brera avrò visto su 10 persone camminare, 10 persone col cellulare in mano tra sms e telfonate, come se non potessero vivere senza il contatto/ aggiornamento col mondo esterno a sè...ha ragione mia madre, quando a volte mi raggiunge qui: questa è una città di pazzi!), si tirano le somme dell'anno appena passato e si fa un mischione tra l'esternare gioia e felicità a tutti i costi e un'angoscia interiore che percepisco ormai in tutti, anche quelli che non demordono mai, gli ottimisti puri.
io sono una di loro. e sono tuttora/ tuttavia convinta di esserlo.
ma è necessario che per un attimo tutti ci guardiamo dentro. ci fermiamo da questo caos non-sense e ci imponiamo che la dobbiamo smettere di lamentarci e di perseverare nello scontro e nella scontentezza. cerchiamo prima di tutto, di aprirci agli altri senza "se" e senza "ma". cerchiamo di dare senza pretendere nulla. cerchiamo di arrivare in ufficio e di fare un sorriso anche a chi sbuffa di prima mattina, cerchiamo di essere costanti nel perseguire i nostri obiettivi e di non demordere al primo ostacolo. cerchiamo di non farci sopraffare dall'ansia, perchè come diceva il mio ex medico di base: "tanto, meglio averla l'ansia che non averla, sennò, ti immagini Martina, che vita lobotomizzata? dai che è sintomo di vivacità intellettuale."
cerchiamo infine di non farci divorare dalle paranoie (magari altrui). come quella che avevo io stasera. ma che lui non capisce mai.
PS: Per fortuna che ci sono sempre i miei 45 metri di appartamento sono così caldi e mi accolgono con un bell'albero addobbato a festa!

2 commenti:

  1. per quello che mi riguarda di tutta questa vivacità intellettuale ne farei volentieri a meno

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  2. su, su che sono certa che sotto sotto la tua vivacità intellettuale non ti dispiace dopotutto!

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