venerdì 27 aprile 2012

E un 22enne e un insalata con Dürer e una Charlize da urlo

non avrei mai pensato di ricevere un invito per un drink da un più o meno 22enne stasera. per una come me che non scambia nemmeno una parola con nessuno in palestra, direi non male. ogni tanto fa bene all'autostima. oppure, più banalmente, i frequentatori della palestra sono tutti studenti- visto la sua posizione affianco all'università- che si sono annoiati di corteggiare le loro coetanee?

non avrei mai pensato di cenare guadando esterrefatta la collezione di lucertole di Dürer che albergano al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Passepartout mi prende per mano e mi ricorda (uffa, quante volte me lo dimentico!) quanto mi sorprende l'arte...

non avrei mai pensato di vedere una Charlize Theron davvero figa in Young Adult, forse il film più diseducativo dell'anno, forse il film più vero che io abbia visto ultimamente. perchè si è quello che si è. ed obbligarci a stravolgerci non serve a nulla, se non a peggiorare le cose. e la cosa più difficile rimane ancora accettarci. poi tutto il resto viene da sè, con una semplicità sorprendente.

stasera mi sono coccolata, un pò sola soletta, ho imparato qualcosa di nuovo. e quando sarai nuovamente accanto a me non ti stuferai. perchè sono così. non c'è niente da fare. imbranata, rincoglionita la mattina appena sveglia ed entusiasta di tutto. sennò mi spengo. e poi si che non mi sopporti più!

http://www.youtube.com/watch?v=PKBjJJwrWyo

domenica 8 aprile 2012

sostenetemi

"sostenetemi con focacce d'uva passa, confortatemi con le mele, perchè io sono malata d'amore" (Cantico dei Cantici).

prendo spunto da questo input che ben si sposa con la mia goduria del cibo (complice il libro che sto leggendo e le leccornie pasquali, credo) e faccio una lista della spesa delle cose che amo (e che mi devo ripromettere di fare/ ripetere a me stessa nei miei momenti "no"):
- prendere il volante in mano e vagare per posti sconfinati senza meta. per poi fermarmi in un bar che si incontra per caso e assaggiare una cheesecake. da sola.
- essere innamorata dell'idea dell'amore più che dell'uomo che amo. Così qualora finisse, non proverei nè astio, nè risentimento. Qualora continuasse, lo guarderei ogni giorno con occhi nuovi.
- rivivere le mie origini: oggi la magnolia del nostro giardino iniziava a sbocciare. e io mi sentivo molto pubblicità di un noto intimo: "voglio vivere così, col sole in fronte"
- andare a nuotare più spesso, facendo finta che i tubi di scarico e il griguime milanese siano ben distanti dal bordo vasca
- imparare a fare i ravioli agli scampi assaggiati a Monteray
- passare un pò di tempo con la Betta a parlare di shopping & questioni di cuore & Parigi

E'da due giorni che sogno che cucino per tavolate di amici, che recito su un palco con Pasolini, che vivo con quattro figli in una casa enorme in collina (il mare in distanza), che mi nutro di mango e papaya in una foresta tropicale.

Forse ho trovato un comun denominatore tra sogni e i desiderata sopracitati: contesti non urbani e cibo di qualità. devozione ed empatia.ecco quello che devo cercare.

si va sotto le coperte ora, buona notte

Una t-shirt a righe bianca & rossa e un calice di bollicine dall'Alto Adige

mia madre non fa che sfornare studel e ripetere che mio padre non può andare avanti così. non mi pareva vero che ci fossero state 24 ore di calma apparente in casa mia: chissà perchè qui bisogna vivere sempre in trincea. Ora mi dico per fortuna, anche se ho da sempre detestato questo clima di tensione.
forse sta tutto nel cercare di accettare.
stasera sono stata blindata oltre due ore e mezza a ridere e piangere davanti a "piccole bugie tra amici". ho rivisto vecchi amici in quella pellicola. Giorgia = Marion. Francesca continuare a controllare l'ora vicino a me (sarà mai capace di lasciarsi andare?), mentre per me quel film non era che un crescendo di coinvolgimento. e quando sono apparsi i titoli di coda non avevo che voglia di radunare attorno a me vecchi e nuovi amici, sapete quelli che ti trasmettono qualcosa, e di guardargli in faccia e dire, uno ad uno, "grazie perchè mi sei vicino sempre quando sto male", oppure "grazie perchè sei un coglione e mi fai ridere sempre", o "grazie perchè trovi sempre nuove idee", "grazie perchè non mi fai mai sedere e mi rimproveri" etc etc.
Insomma sono uscita di lì con una carica in più, poi ho incontrato, come per magia, Carlo e tutto è stato come quando prendavamo le coperte e sognavamo sotto i vigneti: chi è capace di essere propositivo e di farti capire che dopo tutto, ogni possibilità è sempre lì a portata di mano, ti salva e ti dà quella carica che cerchi e che, sebbene sai benissimo di possedere, ritrovi in un istante.
pochi hanno questa dote.
e tu sei lontano, ma io ti aspetto.

http://www.youtube.com/watch?v=wMi0qZDsU-Q

lunedì 2 aprile 2012

Tutta colpa del bar del Mauro e di una canzone amarcord

Chi non aveva il baretto del paese (almeno chi è nato in un posto < 10.00 abitanti), immancabilmente in piazza, dove arrivare con lo scooter, e sentirsi sempre pronto per un nuovo sabato sera con capello giallo polenta e tanta voglia di sentirsi vivi?
Poco fa, sotto la doccia, colpa dei Red Hot, mi sono messa ad ancheggiare con lo shampoo sulla testa e cantare a pieni polmoni "take me to the place I love, take me all the way yeah yeah" e mi sono vista 16enne con la testa altrove e innamorata e combattiva e vera, con la consapevolezza che non avrei dovuto sprecare nemmeno un istante per diventare chi volevo diventare. adoravo quella tipa, così cocciuta, così libera, così determinata.
Dicono che invecchiando uno diventi più saggio. non so: forse diventi più cinico e disilluso. e questo è proprio quello che non amo. e che rifuggo. il passaggio è graduale e fa male. pare ne siano affetti un bel gruppetto di 30/40 enni. poveri noi. ci hanno nutriti a pane e "diventerai qualcuno se studi, te lo prometto" e poi eccoci qui imbalsamati davanti a una crisi alla quale non eravamo pronti, proprio noi figli degli anni 90 cresciuti a suon di kinder brioche & "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", proprio noi, che credavamo fosse sufficiente un ottimo inglese, un master e un'esperienza all'estero per sfondare.
Ma si, proprio noi, che siamo cresciuti imparando dal diverso e per primi ci siamo aperti al mondo, sono certa che verremo ripagati. perchè abbiamo gli strumenti.
Ale, riprendi a suonare. Laura, credi nei tuoi cavalli. Wanda, prendi un volo verso l'est più remoto. Ari, ri-immergiti nell'arte.
Mamma, arrenditi, sono proprio così! Dai che dopo tutto lo so che mi vuoi bene, non tenermi il muso...lo sai che non tollero i musi!