domenica 17 ottobre 2010

E(motions)

Quel maratoneta etiope che correva senza scarpe e trionfava all’Arco di Costantino, i corteggiamenti a ritmo di twist della Rimini di Fellini, Milano come un albero di Natale – zizzania edilizia - dove tutto sembra possibile, la corsa dei tori a Pamplona, un negozio vintage di Helsinki dove l’amore per il dettaglio è fuso con il desiderio di qualità, un the al gelsomino in una Tokyo farneticamente , gli spazi silenziosi del Big Sur, quel lembo di terra che unisce Florianopolis al continente. Martino tra le mie braccia. Un sorriso di mia madre. Un bagno caldo con vista sulle montagne già innevate a metà ottobre, i capezzoli turgidi, l’essenza di caprifoglio scioglie insensate preoccupazioni in una tiepida pigrizia.

Ricucio questo puzzle di (e)mozioni e mi traghetto verso Casa. Ancora un attimo però, ancora un istante di metafisica ri-conciliazione con la mia anima.

There's times when I want something more, someone more like me. There's times when this dress rehearsal seems incomplete, but you see the colors in me like no one else …

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