sabato 9 ottobre 2010

Love the way you love

Milano in realtà è un paesone, non è così improbabile scontrarsi con un ex per caso in un giapponese. E per una volta scoprire che è lui più imbarazzato di me, imbrigliato in una sensazione soffocante, anche solo per un attimo. Il respiro è mozzato.
Ma non è di questo che voglio parlarvi. È che stamattina mi sono svegliata con una bella sensazione di libertà. È come se, tutto d’un tratto, tutto fosse più nitido, una consapevolezza adulta che in fondo il nostro background sentimentale ci ha insegnato tanto, che le persone che si incontrano nei viaggi e a pranzi di lavoro e nei caffè e amici di amici e insegnanti e parrucchieri e psicanalisti e fattucchieri ti lasciano sempre qualcosa…anche quando non li capiamo o quando mentono o quando ci illudono o quando ci adorano. Lasciano una traccia indelebile sulla nostra pelle, una scorza che a volte ci paralizza, a volte ci addolcisce.

È che stamattina ho (ri)scoperto il mio senso dell’azione piuttosto che dell’analisi, credo mi sia sempre appartenuto, ma a volte l’ho messo a tacere. è che non si può restare a lungo imbrigliati in situazioni asettiche o inconcludenti. Queste non ti portano che lontano dalla tua essenza.

From optical to tropical. Vado a correre.

4 commenti:

  1. Trovare un difetto a questa scrittura...
    Assente per molto ma ligio nella lettura...
    dv

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  2. Vetto, sono contenta ti piacciano le mie parole, sarà perchè è un bel periodo della mia vita...ti abbraccio, M

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  3. Bene...bene...bene....nulla mi vieta di sapere il perchè...
    Nulla ti vieta di non rispondermi....

    dvd

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  4. semplicemente uno stato di grazia, la capacità di (finalmente!)apprezzare ciò che mi nutre e mettere da parte le seghe mentali, senza per forza ricorrere al "toga toga", life is a dream not a endless party...

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